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sabato 23 luglio 2011

Morta Amy Winehouse.

Londra, 23 luglio 2011 - La cantante Amy Winehouse è stata trovata morta nella sua casa di Londra. Secondo fonti della polizia le circostanze della morte sarebbero "ancora da chiarire". La cantante, sostengono fonti di Sky News, sarebbe morta a causa di una "sospetta overdose". La Winehouse abitava a Camden Square. La polizia sarebbe arrivata nel suo appartamento dopo una chiamata dei servizi d’emergenza. Un portavoce della rockstar non ha confermato la notizia.

LA CASA DISCOGRAFICA - "Siamo profondamente addolorati per l’improvvisa perdita di una simile musicista ed artista": con queste parole la Universal, etichetta di Amy Winehouse, ha confermato la morte. "Le nostre condoglianze - ha aggiunto la Universal in una dichiarazione ufficiale - vanno alla famiglia, agli amici e ai fan di Amy in questo momento così difficile".

L'ULTIMA VOLTA SUL PALCO - L’ultimo concerto di Amy risaliva al 18 giugno scorso a Belgrado, quando davanti a 20 mila persone ai piedi della fortezza Kalemegdan è stata sonoramente fischiata. La controversa artista inglese, come immortalato in un video che ha fatto il giro del web, era sembrata troppo ubriaca per cantare, aveva balbettato alcuni dei suoi pezzi, non riuscendo per alcuni tratti della performance neanche a stare dietro ai musicisti.

Nel corso dell’esibizione la Winehouse, che da poco aveva terminato una cura per disintossicarsi dall’alcol, aveva anche abbandonato la scena per ben due volte, tra i fischi dei fan accorsi anche dai paesi vicini. I musicisti avevano anche cercato di calmare il pubblico. Subito dopo l’intero tour europeo era stato cancellato. Amy Winehouse era attesa anche in Italia, il 16 luglio, al Summer Festival di Lucca, unica tappa del suo tour nel nostro paese.

UNA CARRIERA TRA LUCI E OMBRE - Una vita vissuta intensamente, tra enormi successi, eccessi e gravi problemi di alcolismo e droga. Amy Winehouse, una delle voci femminili più intriganti e particolari degli ultimi anni, se n’è andata a 27 anni in una giornata d’estate. Nata il 14 settembre 1983 da un padre russo (tassista) e da una madre inglese (infermiera) cresce a Southgate e fa parlare di sé fin dall’infanzia.

A dieci anni ha già fondato un gruppo rap amatoriale, a tredici è cacciata dalla scuola per un piercing di troppo al naso. A sedici il grande salto nella musica, stavolta da professionista, e la firma per la casa discografica Island/Universal. Il suo album d’esordio, 'Frank', è dell’ottobre 2003. Il successo è immediato: un milione e mezzo di copie vendute e due dischi di platino.

Nulla, però, in confronto al boom planetario di 'Back to Black', il secondo lavoro pubblicato dalla Winehouse nell’ottobre 2006. A lanciarlo è il singolo ‘Rehab’, senza dubbio il suo brano più conosciuto: il titolo è emblematico e rappresenta il suo rifiuto a disintossicarsi dalla droga e dall’alcol. "Hanno provato a farmi andare in riabilitazione, ma io ho detto no, no, no", recita il verso d’apertura della canzone. Rehab diventa un tormentone mondiale e nel 2008 regala a Amy Winehouse tre Grammy Awards nelle categorie 'Record of the year', 'Song of the year' e 'Best female pop vocal performance'.

A questi se ne aggiungono altri due: uno nella categoria 'Best New Artist' e uno per l’album 'Black to Black' nella categoria 'Best pop vocal album'. La cantante inglese entra a far parte di un ristrettissimo gruppo di cantanti che hanno ottenuto un numero così elevato di riconoscimenti in un solo anno: ne fanno parte Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e Beyoncè.

'Back to Black' rimarrà l’ultimo album di Amy Winehouse. Dal 2006 in poi la sua carriera e la sua vita privata sono costellate di successi, ma anche e soprattutto di eventi traumatici: il concerto a Londra ad Hyde Park in occasione dei 90 anni di Nelson Mandela (2008), il divorzio dal marito e l’intervento di chirurgia estetica per aumentarsi di una taglia il seno (2009).

Fino alle sue ultime due apparizioni pubbliche. Quella disastrosa dello scorso 18 giugno a Belgrado, con un concerto interrotto dopo pochi minuti a causa della sua evidente ubriachezza. E quella a sorpresa di tre giorni fa (il 20 luglio) nella sua Londra in occasione dell’I Tunes Festival. Amy Winehouse entra così nel triste 'Club of 27', il gruppo dei cantanti deceduti a 27 anni: ne fanno parte artisti che hanno fatto la storia della musica come il fondatore e chitarrista dei Rolling Stones, Brian Jones, e ancora Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain.
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